I Banchi
«I Banchi è un’idea che è maturata a lungo, che mi girava in testa almeno dal 2009. Solo quando mi sono sentito pronto, l’abbiamo realizzata in tempi brevissimi, inaugurando nel luglio del 2015, negli spazi monumentali della “carrozzeria” e delle cantine del settecentesco Palazzo Di Quattro, messi in risalto dall’architetto Fabrizio Foti, un locale no-stop che
è molte cose insieme: forno, pasticceria, bar, emporio, pizzeria, ristorante, cantina.
«Al centro del progetto, c’è, però, il pane, cibo quotidiano. Per i greci, sinonimo di uomo era “mangiatore di pane”, un segno di civiltà. E così lo concepisco io. La cura che mettiamo nell’impastare il pane, dalle farine antiche ai tempi di lievitazione, si riflette costantemente in quello che facciamo qui e nel mio Ristorante. Non è solo mestiere, ma stile di vita».
Che cosa sono I Banchi? I Banchi sono innanzitutto i banchi del pane in tutte le possibili profumate varianti, i banchi dei grandi formaggi, i banchi dei salumi tradizionali, i banchi dei dolci, i banchi dei vini non solo siciliani e, al tempo stesso, rappresentano un’evoluzione elegante e contemporanea del concetto di trattoria.
Sono un luogo per fare colazione e intanto pensare alla spesa, per comprare la merenda o per scegliere tra miscele monocultivar e blend di caffè, per sedersi di fronte a una carta di cocktail che accoglie sia quelli classici sia i mix sperimentali abbinati a vini naturali o per ordinare la torta del compleanno, per incontrasi, per un pranzo di lavoro o per una cena a quattr’occhi.
E sono, come dice Ciccio Sultano, un esperimento riuscito di “cucina educata” che può guardare dritto negli occhi l’alta cucina, senza timori, puntando su qualcosa che l’altra non ha: l’aspetto informale e più conviviale, addirittura allegro.
Un risultato concreto, dovuto a Peppe Cannistrà, socio e responsabile de I Banchi e alla lungimiranza di Sultano.