Cous cous al pistacchio con crema di latte sorbetto alla lavanda e acqua di fiori

«La cucina siciliana assomiglia molto alle storie di Sherazade. Dove finisce un racconto ne inizia un altro. Così è per la ricetta di questo soave cous cous dove ogni ingrediente rappresenta un luogo vicino e lontano che ci riguarda, un pezzo della nostra storia.
«Ho messo nel piatto due palline di gelato alla lavanda e all’acqua di sedano, omaggio alla Persia. Il sedano è un sale naturale, un condimento sottile.
E poi ho aggiunto del cous cous al pistacchio, ricordando il piatto che facevano le suorine di clausura del Monastero di Santo Spirito ad Agrigento.
Il mio cous cous, però, assomiglia solo alla semola di grano duro.
«Per ottenere lo stesso effetto visivo ho sbriciolato del pan di Spagna, passandolo in un setaccio a buchi larghi. Poi, lo “incocciato” con le dita, aggiungendo acqua profumata di rose, sambuco e gelsomino, più qualche erbetta citrica con i suoi fiorellini.
«Gustandolo, vi ritroverete all’istante in uno dei giardini che profumavano l’Isola e di cui cantavano i poeti arabi e normanni».

Note
«Fantastiche queste suorine! C’è una freschezza e una sapienza nella loro cucina che ti stordisce, ti incanta e addolcisce. Tutte le paure e le sfide del mondo svaniscono».