Cucina ricca, complessa, sfiziosa, Andrea Petrini dixit
Andrea Petrini firma il racconto Ciccio e Gabriella Sultans of love su Cook_inc di aprile. Molto più di una recensione, qualcosa che assomiglia all’incontro tra persone che si conoscono senza frequentarsi: https://cookinc.it/prodotto/cook_inc-28-home-is-where-i-want-to-be/
«Se la cucina del Sultano può passare per barocca – scrive petrini – è perché ne sposta le linee sulla traiettoria d’una avanguardia soft. Ricca, complessa, sfiziosa per la doviziosa ansia dei particolari ma sotto sotto la coltre dell’immediata opulenza tende semmai verso il suo contrario. Non all’abissale decorativo vuoto di tanti suoi copisti contemporanei…» Mentre, parlando dei Banchi, sottolinea con un’altra negazione: «non un ristorante-bis, un annesso, non un bistrot per far suonare cassa e cassetta, né una mera dépendance del Duomo ma un’ambasciata ideale, propedeutica, propiziatoria. «Qui il Sultano incornicia il suo pensiero al quotidiano, tra i quadri di Giovanni Robustelli». Concludendo che: «conoscevamo la Sicilia en ménage con i Mori, gli Arabi e i Fenici e tutti quelli che ci son passati. Ma scoprirla in una cena “Porte Aperte” ai sapori del più estremo Oriente, non ce lo saremmo mai aspettato. Quando il Barocco fa comunella con l’Arte Strapovera, noi validiamo e sottoscriviamo appieno». Foto: Benedetto Tarantino.
Ciccio Sultano
mente pratica