Il vino del mese: Beleda dop Sicilia bio, Rallo

 

Beleda è un vino bianco bio espressivo e di buona intensità, ottenuto da Catarratto in purezza, vinificato e affinato in acciaio. Il bouquet è fruttato con sfumature fumé e note di agrumi, pesca e fiori bianchi. Al palato è fresco, asciutto ed equilibrato, di ottima mineralità.
Lo abbino a uno dei piatti del menu Dominazioni siciliane, dedicato ai due secoli arabi, il tonno “abbuttunatu” con il suo sugo e salsa di capperi.
Abbuttunatu sta per riempito secondo la tradizione palermitana. E a Palermo gli Arabi, dopo la conquista della Sicilia, trasferirono la capitale, cambiando la sede del potere che fino a quel momento era stata, per antica consuetudine, Siracusa.
La farcitura comprende formaggio ragusano, pangrattato condito con aromi, olio, prezzemolo, cipolla croccante. Al momento di servirlo si versa sopra un sugo di manzo.
Ci tengo a sottolineare che l’aglio rosso di Nubia che utilizzo per il tonno abbuttunatu viene addolcito nel latte e aggiunto con moderazione. Da noi, di solito, il tonno si cuoce nel pomodoro, un vero e proprio stracotto, io, invece, in questo caso, servo due tagli: la ventresca, passata al barbecue e il filetto appena scottato, quasi crudo e “ingilluppato” di salsa barbecue a base di verdure.
«Il Beleda, nome che in arabo significa città, è un vino adatto a una tavola raffinata – spiega Andrea Vesco, direttore generale di Rallo – che esalta dopo lunghi affinamenti la tipicità del vitigno Catarratto. Rappresenta il contrario del catarratto ordinario, vino di facile beva, crescendo di valore e complessità nel corso degli anni». La foto del tonno abbuttunato è di Benedetto Tarantino.

Ciccio Sultano
mente pratica